"La macchina fotografica è uno strumento semplice,anche il più stupido può usarla,la sfida consiste nel creare attraverso di essa quella combinazione tra verità e bellezza chiamata arte.
E’ una ricerca soprattutto spirituale".
"Cerco verità e bellezza nella trasparenza di una foglia d’autunno, nella forma perfetta di una chiocciola sulla spiaggia, nella curva di una schiena femminile, nella consistenza di un vecchio tronco d’albero e anche in altre sfuggenti forme della realtà.
Alcune volte, mentre lavoro su un’immagine nella mia camera oscura, fa la sua comparsa l’anima di una persona, l’emozione di un evento o l’essenza vitale di un oggetto, e allora il cuore mi trabocca di felicità e libero il pianto, non riesco a farne a meno.
Sono queste le rivelazioni cui aspira il mio lavoro".
Alcune volte, mentre lavoro su un’immagine nella mia camera oscura, fa la sua comparsa l’anima di una persona, l’emozione di un evento o l’essenza vitale di un oggetto, e allora il cuore mi trabocca di felicità e libero il pianto, non riesco a farne a meno.
Sono queste le rivelazioni cui aspira il mio lavoro".
Rileggendo le sue parole, mi torna alla mente quando stampavo in camera oscura e l'immagine pian piano compariva,ricordo l'odore degli acidi che rimaneva nella stanza e mi aspettava come una presenza silenziosa la mattina successiva, quasi come se le anime racchiuse nelle mie fotografie danzassero in quello spazio accompagnandomi nel mio cammino fotografico....
Nessun commento:
Posta un commento