venerdì 22 maggio 2015

IL RITORNO DEL RITRATTO






 Si è perduto nel tempo, nei meandri della tecnologia.


E non parlo solamente del periodo digitale,

il RITRATTO si è perduto già negli anni ottanta. Adesso abbiamo tutto negli Hard Disk, sugli Smartphone, in archivi sulle “nuvole”, ma negli anni che precedono ques’epoca, negli ultimi vent’anni dell’analogico ci si accontentava , nella maggiorparte dei casi, di una stampa fotografica semplice, messe negli albumetti di plastica, ci si accontentava di un ingrandimento spesso inserito in cornici povere, solo vetro, povere quanto la carta su cui erano stampate, senza quasi importanza, come mero ricordo che nel tempo andrà a perdere luminosità e colore, andrà ad incollarsi al vetro ed ondularsi tutta.





Ma una Foto, un Ritratto, ne ha molta di importanza, racconterà di noi nel tempo, ai nostri figli, nipoti e pronipoti, racconterà come siamo e chi siamo ora. Come le foto che troviamo nelle scatole, nei cassetti e nelle soffitte ci raccontano chi sono e com’erano i nostri avi; riaccendono dei ricordi, suscitano emozioni.
Non ha meno importanza, la fotografia, di un antico dipinto, allora alla portata dei pochi che potevano permetterselo, solitamente nobili, ma ora è alla portata di tutti, di ogni famiglia.






Fa tutto parte della “Grande bellezza” e della “Giovinezza”, per citare Paolo Sorrentino